CAJGO
Navigando per la laguna di Venezia, durante le fredde e umide mattine autunnali, non è difficile imbattersi in una fitta nebbia che ammanta e avvolge tutto in un’atmosfera unica. Per i veneziani non è solo nebbia, è qualcosa dal valore molto profondo, pregno di significato affettivo e simbolico; tratto distintivo ed identificativo della città.
Il fenomeno è sentito a tal punto da essergli attribuito un nome proprio, diverso dalla comune nebbia: calìgo, pronunciato in dialetto veneto “Cajgo”. E proprio quando c’è calìgo, ai naviganti della laguna viene indicata la via sicura dalle briccole, baluardi posti dove il fondo è dragato. Da qui nasce la nostra visione poetica: sarebbero proprio le briccole, slanciate verso l’alto a far da appoggio al cielo e a individuare le vie d’acqua navigabili.
“e sembrava fossero da sempre lì,
a sorreggere il cielo sopra la laguna”
Le immaginiamo così: elementi senza tempo, consumate, corrose, ma pur sempre unite in attesa di dover ancora una volta “sorreggere il cielo”. E proprio da quest’immagine nasce il concept del nostro progetto, suggerito dalla forma a piedistallo delle briccole: sostegni tangibili dell’inafferrabile calìgo. Questa semplice ma robusta struttura diventa l’elemento portante del nostro tavolo. Le dimensioni dei componenti, pensate per sfruttare al massimo il legno delle briccole, sono assi ed elementi tondi, volutamente poco sgrossati per lasciare ben evidenti i segni dei mitili. Il disegno e la posizione delle gambe è studiata in modo tale da permettere la seduta dei commensali senza alcun intralcio. Il piano d’appoggio, di forma circolare, con diametro 160 cm è pensato per ospitare fino a 8 persone. E’ composto da un doppio strato di assi con maglia perpendicolare da 4 cm, per uno spessore totale di 8 cm, utile a garantire maggior stabilità nel tempo. Il piano poggia su un sistema composto da tre gambe cilindriche da 16 cm di diametro rastremate a tronco di cono e unite tra loro alla maniera delle briccole. Il sostegno del piano scarica le forze a terra su una lastra circolare d’acciaio inox satinata del diametro di 120 cm e spessa 1 cm con lo spigolo superiore bisellato. L’unione gambe-piano è realizzata mediante un elemento metallico composto da tre staffe in acciaio inox con una duplice funzione: portante e irrigidente.
Progetto in collaborazione con Andrea Masperi
Tipo: concorso indetto da Riva 1920 “tra le briccole di Venezia”